Attenzione a queste monete del Vaticano: valgono più di 500 euro

Alcune monete, seppur con un valore nominale molto basso, possono valere anche più di 500 euro. È il caso di alcune monete del Vaticano che possono praticamente far diventare ricchi. Vale la pena controllare in casa se si possiedono questi esemplari perché possono far guadagnare un bel gruzzoletto. Ecco quali sono.

Le caratteristiche che rendono le monete rare

Anche se può sembrare straordinario ci sono alcune monete che possono valere tantissimi soldi. Sono piccole e con valore nominale basso, ma possono far guadagnare anche più di 500 euro. Ovviamente non si tratta di tutte le monete indistintamente ma solo di quelle più rare. Alcune di queste sono quelle del Vaticano.

In linea di massima le monete, per essere ritenute rare, devono essere state emesse in tiratura limitata cioè in piccole quantità. In questo modo saranno appunto rare. Il secondo requisito che devono avere è una qualche particolarità, vale a dire un certo errore di conio, come ad esempio la parola “prova”.

Infine, la terza caratteristica è lo stato di conservazione. Più sono conservate bene e più varranno tanti soldi. In particolare le monete che si trovano in stato “fior di conio”, sono quelle che non presentano graffi e segni di usura, perciò sono quelle che possono far guadagnare un bel po’ di soldi.

Le monete del Vaticano che valgono di più

Come visto ci sono alcune monete che possono valere un bel gruzzoletto perché sono appunto rare. Fra queste ci sono quelle del Vaticano. Una di questa è la moneta definita l’oro di Giovanni XXIII, emessa nel 1959 in soli 3000 esemplari. È una delle monete più ricercate dai collezionisti e il suo valore si aggira intorno ai 4500 euro.

Poi c’è la 1 lire del 1950, vale a dire la moneta emessa sotto Pio XII. Presenta sul dritto gli stemmi papali con la scritta “PIUS XII PONT MAX AN IUBILAEI MCML” e sul rovescio la porta vaticana con la scritta “Città del Vaticano”. In condizioni fior di conio può valere circa 40 euro.

Poi c’è la 20 centesimi del 1935 coniata sotto Pio XI, realizzata in nickel e che presenta su un lato il volto del Santo rivolto verso sinistra mentre dall’altro lato si trovano gli stemmi papali, la data “1935” e la scritta “PIUS XI PONT MAX AN XIV”. In condizioni fior di conio vale circa 200 euro.

Altre monete del Vaticano che valgono tanti soldi

Ci sono altre monete del Vaticano che valgono tanti soldi come la 50 centesimi del 1935, sempre in Nickel, che presenta su un lato un angelo con una spada e sull’altro gli stemmi papali e la scritta “PIUS XI PONT MAX AN XIV”. Il valore di questa moneta, in condizioni fior di conio, è di 50 euro.

La Serie Zecca del 1959, con 8 monete, emesse da Giovanni XXIII, in vari materiali, vale circa 100 euro. Poi c’è la 500 lire del 1958 in argento che raffigura gli stemmi papali con la sede vacante MCMLVIII e la firma dell’incisore, cioè GIAMPAOLI. Dall’altro lato si trova una colomba con la scritta “STATO DELLA CITTÀ DEL VATICANO”.

Il suo valore è di circa 20 euro. Insomma ci sono varie monete del Vaticano che possono valere una fortuna. In molti potrebbero ritrovarsele in casa e non sapere che effettivamente possono far diventare ricchi. Infatti, se è vero che alcune valgono solo pochi euro, altre possono valerne alcune centinaia, fino a 500 euro.

Conclusione

Ognuno di noi potrebbe avere in casa delle monete, magari conservate in qualche cassetto o scatola dimenticata. Fra queste ci possono essere quelle dello Stato del Vaticano che, a dispetto di quanto si creda, possono valere un bel gruzzoletto. Come visto, ci sono alcune monete molto rare che possono valere anche centinaia di euro.

Si tratta di quelle coniate in tiratura limitata, quindi in piccole quantità, quelle che presentano degli errori di conio, e quindi delle particolarità, e di infine quelle ben tenute. Quelle nello stato “fior di conio” sono quelle che non presentano graffi e segni di usura e che dunque possono valere più soldi.

Ci sono alcune monete in lire molto interessanti dello Stato del Vaticano che appunto sono molto rare e che quindi possono essere pagate dai collezionisti molto soldi. Per togliersi ogni dubbio sulla loro quotazione, si possono consultare i listini online e scoprire quanti soldi si possono guadagnare rivendendole agli appassionati.

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