Come fare il trapianto senza danneggiare le radici

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Ci sono piante che, prima o poi, hanno bisogno di cambiare vaso o di essere collocate in pieno campo. Un vero e proprio trasloco che necessita di attenzione perché le radici non vengano danneggiate e quindi la pianta non risenta dello spostamento. Ci sono una serie di azioni da svolgere perché ciò accada in modo indolore.

Azioni preparatorie

Per dare un nuovo terreno alla pianta, in vaso o nell’orto, occorre innanzitutto che questo sia accogliente. Se l’esigenza del rinvaso nasce proprio da un cambio di terriccio, bisogna ricordare di prepararlo al meglio: vanno eliminate erbacce o sassi che possono danneggiare il nuovo arrivato e aggiunto eventualmente del compost.

A seconda delle esigenze della pianta, si può presentare un fondo più o meno compatto, ma la parte organica resta fondamentale per nutrire la pianta che arriverà. Inoltre, bisogna anche prestare attenzione a che la terra sia correttamente drenata, perché i ristagni d’acqua portano funghi e malattie a qualunque coltura.

La buca che si creerà va comunque pensata per essere un po’ più grande della base della pianta, perché successivamente la terra andrà rincalzata intorno per coprire le radici, ma senza rischiare di soffocarle. Solo quando la nuova dimora è pronta ad accogliere la coltura si potrà procedere togliendola dal suo vecchio “alloggio”.

Il trapianto

Una pianta, specie se molto delicata, non dovrebbe mai essere secca, né eccessivamente bagnata. Un’umidità adeguata è una buona via di mezzo e consente una rimozione migliore senza danni alle radici. Il metodo più consono è cercare di rimuoverla con quanto più terra possibile al seguito, in modo che le radici restino protette.

Visivamente, si avrà una sorta di panetto di terriccio che fungerà da contenitore e che andrà semplicemente ricollocato nella buca prima del rincalzo tutto intorno. Se però le radici sono molto aggrovigliate e il tutto non viene via con facilità, non bisogna assolutamente tirare con forza per lo scopo finale.

Meglio, al contrario, bagnare un altro po’ la terra a livello delle radici e ammorbidire il tutto perché scivoli via con maggior facilità e, soprattutto, senza strattoni. Le radici, nella messa a dimora, andranno visualizzate e stese con delicatezza, così da risultare ben aderenti al terreno, ma anche arieggiate a sufficienza per crescere.

Passi successivi

Il terreno va poi irrigato abbondantemente, così da restare umido a lungo (ma sempre senza ristagni!). Le radici, poi, non andrebbero esposte al sole o al freddo eccessivo e l’operazione dovrebbe essere condotta in una giornata con temperatura ideale. Se si notano segni di stress nella pianta, la cosa potrebbe essere normale.

Per i primi tempi, potrebbe presentare un rallentamento nella crescita o sembrare meno vigorosa di prima. Al fine di ovviare e rendere migliore la nuova dimora, basterà irrigare con costanza, aggiungere magari dei nutrienti e soprattutto proteggerla dalle condizioni estreme con una buona pacciamatura. Questa copertura può essere persino indispensabile.

Soprattutto per una coltura appena trapiantata, lo stress termico non è certo la condizione ideale. Ad ogni modo, la pacciamatura effettuata con foglie, fieno ed erba, può coprire in modo naturale la terra garantendo un equilibrio termico sia in caso di troppo freddo, che in caso di troppo caldo. Con il tempo, la nuova dimora darà i suoi frutti… o i suoi fiori!

Colture sane e forti

Avere delle colture sane e forti, non sempre significa concimarle in modo eccessivo, anche se c’è stato un trapianto recente. Vanno sempre seguite le esigenze e le indicazioni rispetto alla coltura, o si rischia al contrario di danneggiarla. Per esempio, un eccesso di azoto nelle zucchine, farà sviluppare le foglie e non la verdura.

Se è vero che una pianta trapiantata ha necessità di maggiore attenzione, non va nemmeno “soffocata” troppo. Ricordiamo anche che ci sono dei periodi ideali nei quali effettuare questa delicata operazione: di solito, nel caso di ortaggi o fiori, meglio agire dopo la raccolta o successivamente allo sbocciare dei germogli, per non rovinarli.

Ogni singola pianta necessita di cure specifiche, ma in linea generale non dovrebbe essere spostata se appare sofferente. Se, invece, preda di malattie o parassiti, occorre valutare di volta in volta quanto un trasferimento in un’altra location possa aiutarla nel processo di guarigione, ovviamente tenendo conto delle sue condizioni.

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