Il caso di una vitamina naturale che rafforza l’organismo: ecco i consigli dei medici

La vitamina E è spesso trascurata rispetto ad altre vitamine più note come la A, le vitamine del gruppo B, la C o la D. Tuttavia, questa vitamina svolge un ruolo fondamentale per il benessere dell’organismo e si trova in una sorprendente varietà di alimenti, spesso insospettabili.

Quanto fa bene?

In natura, la vitamina E si presenta sotto forme chiamate tocoferoli e tocotrienoli, composti che si integrano nei lipidi rilasciati dal fegato quando necessario. La fonte più ricca è l’olio di girasole, ma questa vitamina si trova anche in molti altri alimenti. I suoi benefici sono numerosi: è un potente antiossidante, tanto che molti specialisti ne raccomandano l’assunzione regolare.

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Gli antiossidanti come la vitamina E rallentano il processo di invecchiamento cellulare, proteggendo la pelle, i neuroni e numerosi organi dagli effetti negativi dello stress ossidativo. Per questo motivo, la vitamina E può essere utile nella prevenzione di patologie degenerative come l’Alzheimer, la dermatite atopica e la psoriasi, oltre a molte altre condizioni legate alla degenerazione cellulare.

L’infiammazione cronica è una delle cause principali della riduzione dell’efficienza del sistema immunitario con l’avanzare dell’età, rendendo più difficile la difesa contro virus e batteri. La vitamina E, lavorando in sinergia con la vitamina C, contribuisce a rafforzare le difese immunitarie e a mantenere l’organismo più protetto.

Dosi e alimenti

Gli esperti suggeriscono un apporto quotidiano di almeno 12 mg di vitamina E. Tuttavia, calcolare esattamente questa quantità nella dieta di tutti i giorni può risultare complicato. In caso di carenza accertata tramite esami specifici, il medico può consigliare l’assunzione di integratori, anche se una dieta equilibrata rimane sempre la soluzione migliore.

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Come già menzionato, gli oli vegetali rappresentano una fonte eccellente di vitamina E, a patto che vengano utilizzati a crudo, poiché la cottura ad alte temperature può comprometterne le proprietà benefiche. Olio di oliva, di palma, di germe di grano, di mais, di arachidi e di soia sono tutti ottimi alleati per l’apporto di questa vitamina.

La vitamina E è presente anche in frutti come l’avocado, versatile e nutriente, ideale sia da solo che come ingrediente per salse come la guacamole. Anche il mango, con il suo sapore esotico, e la frutta secca come nocciole e mandorle, sono fonti preziose di questa vitamina.

La vitamina E che fa bene

Oltre agli oli e alla frutta secca, i medici raccomandano di consumare regolarmente verdure a foglia verde, poiché anche broccoli e spinaci sono ricchi di vitamina E. Una carenza di questa vitamina può portare a disturbi anche gravi, per cui è importante intervenire tempestivamente, preferibilmente attraverso l’alimentazione.

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Segnali come anemia, problemi cardiovascolari e sintomi di carenza generale possono indicare un’insufficienza di vitamina E. In alcuni casi, il problema può essere legato a difficoltà di assorbimento, che richiedono trattamenti specifici sotto controllo medico.

È importante evitare l’assunzione autonoma di integratori, poiché un eccesso di vitamina E può interferire con l’assorbimento di altre vitamine liposolubili come la K, la A e la D. Generalmente, la vitamina E non si accumula nell’organismo, ma viene eliminata attraverso le urine. Tuttavia, è sempre preferibile seguire una dieta controllata e bilanciata.

A tavola con la Vitamina E

Per garantire un apporto adeguato di vitamina E, è consigliabile variare spesso gli alimenti che la contengono, seguendo le indicazioni dei nutrizionisti per una dieta sana ed equilibrata. Utilizzare oli vegetali a crudo per condire insalate, primi piatti, carne e pesce è un modo semplice e gustoso per integrare questa vitamina nella quotidianità.

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Sperimentare nuove ricette che valorizzino la vitamina E può essere anche divertente: provate ad aggiungere frutta secca a gelati, dolci, arrosti o primi piatti. Il risultato sarà una piacevole sorpresa, croccante e salutare, che arricchirà il gusto delle vostre preparazioni.

Se i broccoli non sono di vostro gradimento, gli spinaci rappresentano un’alternativa versatile, facilmente inseribile in torte salate e polpettoni. Gli amanti del pesce saranno felici di sapere che anche i crostacei, come i gamberetti, sono una buona fonte di vitamina E. In autunno, invece, le castagne – sia al naturale che sotto forma di composta – rappresentano una dolce e nutriente opzione per arricchire la dieta di questa preziosa vitamina.

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